Così ti ho vista tra quegli sguardi innocenti soffermandomi suoi tuoi capelli ho udito suoni d'altri tempi sensazioni fragili aleggiavano nell'anima sciocco distratto dopo aver seguito il contorno delle tue labbra ho fatto un ritratto da appendere al centro dell'universo stelle e parole sono la mia confusione morbide espressioni lambiscono il cuore desideri scorrazzano nel cielo mentre inciampo tra i riflessi di un sogno sincero.
Scusa... hai detto? non ho capito ripetimi ...non ho sentito...
e nel buio arretro...arretri... nel vuoto oscuro respiro e penso all' aria gelida e alla nuvola di vapore che creo inconsapevolmente per non impazzire chiedendomi dove sei sparito dove sei potuto sparire così dietro un suono appena sibilato. e questo silenzio ora lo distruggo urlo e risveglio l' eco del tempo ...il tempo... lancette gettate dietro di me ormai scomposte ormai sconvolte diventano spade che puntano verso di me.
Che mai sarà questa ricerca d'armonia, di una corrente d'acqua purissima che taglia, come una spada celeste, il verde marcio della palude; cosa spinge un impiegato di banca a prendere in mano una penna per duellare contro il Grande Nulla? difficile dirlo, arduo da spiegare: ma per quanto sia patetico e vano questo salto sopra al vuoto dei numeri, resta la gioia di averci provato.
Il dente di una nutria, al piccolo laghetto di Villa Doria Pamphili, urta sul mio dito medio mentre gli offro un tozzo di pane da rosicare: tiro indietro la mano, e questo è naturale, ma almeno lei è contenta, e scappa a rosicare quel dono sì gradito, cpn quel suo attrezzo duro comprato alla bottega della evoluzione; poi se ne torna in acqua, col pelo così lucido di grassi naturali, e io mene vado via, bucando la primavera con passi calmi e lenti.
Siamo stati forgiati come angeli, nel fuoco dell’aurora, come angeli, come angeli nel grembo di una donna. ma tu, linfa di oscuri desideri, ** tu dove prendi questo sangue infetto che concima la terra che calpesto. amici miei, spuntiamo come fiori, fin dal primo vagito della vita, ** cantiamo come i passeri di Dio la gioia del mattino, cantiamo la speranza del mattino… e poi…quest’onda amara ci travolge! ** ecco, un istante prima siamo angeli, e un istante dopo, siamo demoni. al mattino sorgiamo come angeli, e a sera andiamo a letto con i demoni. ******* concimiamo la terra con il sangue, ubriachi del sangue dei fratelli. noi amiamo la morte, e il denaro i colpi di cannone. *********** ore 9,44 giovedì 25 aprile 2024
L'aglio: rende l'alito di chi lo mangia puzzolente come il fiato del drago posto a guardia del magico anello; però fa bene, troppo bene al corpo, guarisce i bronchi, abbassa la pressione, combatte persino il tumore nascente. non è strano che un sì gran prodigio sia nascosto in un frutto maleolente? il più umile dei semplici dell'orto, buono al massimo a condire gli arrosti, diventa il re dei rimedi di natura: mai fermarsi alla prima impressione...