Benvenuta, Fortunella. Qual buona stella! Desta il sorriso il tuo gaio viso d'occhietti neri sul paffuto rosso; prima non c'eri, ora sono commosso. Posata sul braccio m'allieta l'abbraccio, ma d'allontanarti io fingo e a malincuore ti sospingo là dove appronti lapidi a malcapitati afidi. Spicchi il volo e mi resta solo la riposta attesa della nuova sorpresa.
Grazie, Dani. Anch'io le adoro. E infatti in questa poesia, forse banale, ho cercato di esprimere la gioia che provo quando ne scopro una posata sul braccio e il successivo rammarico sapendo di dover lasciarla andar via. Ciao.
Cosa sei?
Un fiore a Maggio o un albero spoglio d'inverno?
Un cielo stellato o un tuono che rabbrividisce anche il piu' eroico condottiero?
Un viaggio in paradiso o un labirinto senza sbocchi?
Un sorriso che rianima o un pianto che strazia?
.....quanti dubbi,quante incertezze......!
Una cosa pero' è certa...........sei l'immensita'
di un amore che non ha confini.......!Ti amo