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Vedi tutte le Poesie lette da gpaolocci dell'ultima settimana

Pagina aggiornata il: 02/05/2024 18:11:23
Magica polena
Pubblicata il 29/04/2024
Pescator paziente
seduto ai remi
bordeggia polpeggiando
nell'attesa di un richiamo
che sia così invadente da metterlo alla prova.

improvviso schiaffo di Sirena
qual colpo di frusta sulla schiena
a riportar ardita fantasia
che il pulsar ridona
al marinaio.

issato il fiocco
barra all'orza
cazza la randa e vira

nell'arco teso dell'ignota ebrezza
a fuggir distante dalla riva.

e il cuor rivola.
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il titolo datelo voi
Pubblicata il 29/04/2024
La nostra vita
è un continuo tentativo
di andare all'insù
percorrendo un'erta strada
che pare non abbia fine
il futuro appunto
affaticati dal carico
voluminoso pesante
posato sulle spalle
gonfio e tormentoso
di delusioni del passato.

***** nms "" 24
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Tutto è musica
Pubblicata il 29/04/2024
Tutto mi diventa musica…
i venti dei boschi
le possenti onde oceaniche.
le lingue dei violini
che esprimono
il sentimento dei cuori.
la voce di mia madre
quando intona
una ninna nanna
tenere voci del ricordo.
musica della ritmica
risacca che batte
sulla spiaggia.
musica dell’uccello
che cinguetta nel nido.
sinfonie inni
di una natura viva.
anima curiosa…
odo il salmo nella chiesa
e sono nel mio sogno…
in Paradiso.

cignonero
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Soavemente bella da ascoltare

il 30/04/2024 alle 09:13
Pubblicata il 29/04/2024
Torino sta distesa ai piè' dei monti,
si gode la sua vita aristocratica,
da sempre reggia di sovrani esteri
che l'han riempita di cose tanto belle;
unica nell'ardimento della Mole,
esoterica nel museo egizio antico,
magico angolo del triangolo fatato,
parla una lingua musicale e aliena::
ci sarà mai una città più degna
d'esser chiamata capitale?
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Libano oro
Pubblicata il 29/04/2024
Il momento dell'unione
rimpiange la libertà perduta
un alto tasso di mortalità
un asilo o delle porte

quando si svegliò si
ritrovò nel primo specchio

senza conoscere
la prossima parola
baciò la sua donna
e uscì alla ricerca

sole nei giardini orientali
un funambolo giocoliere
sbriciola metalli
volti sensuali
braccia sapienti
un bicchierino pieghevole
in una sala da té

fotogramma di ormoni -
fuori di qui tutto
diventa sconosciuto

ora diffondi i
caratteri della Grecia
le figure massicce
si innalzano sulla sabbia
figli e costruttori
separano pareti
e il legno fragrante si
dilata come un calore di
dita nella sudicia stoffa
che deforma il digiuno

orazioni alla prima messa
tu puoi celebrare il culto
ma nel viaggio di ritorno
il mattino ci convertirà

piccole strofe
il grasso scorre

e mi accorgo di
non avere più coperte.
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Il Buddha in pasta di vetro
Pubblicata il 29/04/2024
Ho un Buddha verde nella libreria,
fatto in pasta di vetro lavorato,
(la giada costa veramente troppo):
monta la guardia, nella sua saggezza,
ai libri di poesia che ho composto
nella mia vita agra e solitaria;
e quel sorriso, appena accennato,
sintomo d'eccelsa beatitudine
non sarà invece ispirato
da compassione per l'opera mia?
ognuno fa quello che può, Maestro!
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Ho trovato il testo molto simpatico. Saluti marcogiulio

il 30/04/2024 alle 11:42

Cara signorina Dade, La ringrazio per le belle parole della mia "Il Buddha in pasta di vetro" Devo dirle che le sue poesie mi piacciono molto per la loro levità e la loro eleganza. Brava! Marcogiulio

il 30/04/2024 alle 17:31

Ringrazio molto Marcogiulio.

il 30/04/2024 alle 21:29
Atra Omertà
Pubblicata il 29/04/2024
in atra quiete silente,
di represso animo,
dove velate parole
si smarriscono nelle ombre
delle omertà dei sentimenti,
che come despoti si erigono,
recludendo l'anima
nel bigio limbo di aleatorietà.
il cuore, come danzante funesto,
smuove con timore falsi passi
sul selciato del sospetto,
mentre le ponderate emozioni,
come cristalli di ghiaccio,
si liquefanno senza echi
nei rimorsi che non sanno emergere.
in intricati intrecci di intervalli
di solitudine mesta e meschinità,
la verità si nasconde
nel maniero della riflessione,
tra insondabili vortici,
a cercare invano una via d'uscita,
senza poterne trovare!
povero cuore infangato,
liso negli affanni
della cupa omertà,
si consuma nell'anima avvolta
nel gelido manto della fandonia.
forse, un giorno, bagliori di luce
di severa verità romperanno
quel sortilegio che lega
all'implacabile omertà,
che da fedele amica
saldamente avvelena le vene,
in cui, come fuggiasco,
si nasconde sotto ai suoi lembi.
e quei sentimenti repressi,
che tanto si nascondono,
così tanto si annegano e rinnegano,
possano scoppiare dentro
come magma incandescente,
bruciando d'amore,
completamente!
e poi, libero,
come in volo d'aquila,
intonando un canto di gioia
nella libertà di volere amare,
sarà principio di nuova vita,
in un'altra vita senza
camicie di coercizioni
e ombrelli di omertà a cancellare
l'amore del cuore.

laura Lapietra ©
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Pubblicata il 29/04/2024
haiku

al semaforo
frenesia di adulti -
manca la pace

laura Lapietra ©
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Fiori bianchi
Pubblicata il 30/04/2024
Già le nevi si sciolgono
sulle cime dei monti
e un’altra primavera si avvicina
e si somma alle altre primavere.
**
e ogni anno è così: l’eterna ruota
gira con le stagioni
dell’anno e della vita,
ma la tua primavera non fiorisce.
**
i tuoi unici fiori
sono i capelli bianchi.
**********
ore 00.04
martedì 30 aprile 2024
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perché mi guardi
Pubblicata il 30/04/2024
Perché
mi guardi?
intendo dire,
perché
mi guardi
così?
lo sai,
solo tu
mi fai
sentire
a disagio;
sembro
spavaldo
ma...
... non lo sono.

ti guardo
perché
ti amo,
mi rispondi,
perché
mi piaci
da morire,
ti guardo
perché
se dovessi
andar via,
non riuscirei
a sopravvivere.

non temere,
so che
mi ami
e non
potrei mai
andar via
da te.

sei
la mia casa,
sei tutto
ciò
di cui
ho bisogno.
e sarai
mio
finché
lo vorrai,
mentre
io ti
chiederò,
ancora e ancora
perché
mi guardi?
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Bella

il 30/04/2024 alle 11:48