Le luci si spengono
un amore folle
scivola dolcemente
sulla pelle
echi distanti
rimembrano il lucore
delle tue pupille
socchiudo le labbra
immagino un bacio
le parole a quest'ora
non servono a niente
l'emozione nel cielo
È infinita come la gioia
di un cuore solitario.

Avete mai guardato negli occhi
neri ed immensi, una placida mucca?
ci leggerete dentro una pace
e una pazienza davvero infinite,
e ve ne andrete di certo più ricchi,
con gran rispetto per la Natura.

Le lenzuola sono le vele del sogno,
barca divina, che, lenta, ci porta
a visitare terre lontane:
le gonfia un vento davvero divino,
che innalza l'uomo al livello dei numi.

Ogni tanto, il sole ci fa uno scherzo:
prende un fiocco di particelle cariche,
grande più o meno cinque pianeti,
e ce lo scaglia contro, ma con violenza:
così ci lessa tutti i satelliti,
ci manda in corto le grandi centrali,
e fa impazzire animali ed umani
che si scatenano contro le guerre.
si calmerà mai questo goliardo ,
incapace di diventare adulto?

Un violinista con la faccia verde
suona ai margini di un villaggio russo,
mentre un'anima sola soletta
vola fra i tetti e le nuvole grigie:
una sposa parte verso il cielo
come un missile diretto alla luna,
mentre una capra le suona, al violino,
solo per lei, la marcia nuziale.
marc Chagall, mago dei sogni,
come facevi ad immaginare
queste figure sublimi ed assurde?
grazie infinite di averci donato
la poesia di un sogno sì allegro.

Entro mesto nell'Ufficio Podstale,
dove c'è puzza di pensionati:
stan ritirando le magre pensioni,
cifra di fame e di povertà.
devo pagare un bollettino
per un aiuto alimentare,
così i più sfortunati tra loro,
che non riescono a mettere insieme
tre pasti al giorno, come è normale,
possano almeno riempirsi la pancia:
mi viene in mente chi marcia in Rolls Royce:
si dice che augurare del male
sia un gran peccato: ma io non posso
proprio evitare di farlo, convinto.

Dove c’erano nuvole
adesso splende
un sogno
tra sconfitte e promesse
un dubbio atroce
infonde oscurità
alla libertà del cuore
si sbattono porte
con fragore
nell’antro dell’amore
impiccato a un ramo
desideroso di parlare
fino a notte fonda
con l’anima di fuoco
di una donna
vedo nello specchio
la miseria
del mio sentimento
se potessi stringerti ora
volerei fino alla fine
dei miei giorni
come una farfalla.

tappeti di rose,
grappoli profumati
di glicine,
erba bagnata
da pioggia scrosciante,
tra baci rubati....

Lasciami sdraiato sotto il pallore della pioggia fuori dalla fredda stamberga dei crudeli piaceri a specchiarmi nel buio di nubi ingrossate in un silenzioso racconto notturno lontano dai vetri lacerati da cui si intravedeva la pallida pioggia . Lasciami qui inerte sotto questo nudo spazio dove riecheggia solo il silenzio della pioggia,a dubitare ciecamente come l'ombra di uno spettro in un fango di menzogne.

Alternanze

siamo così
come quando il vento nel deserto
crea le dune e poi le cambia
senza punti di riferimento
senza una strada tracciata
con la possibilità di incontrarsi solo per caso.

solo quando questo vento cambia direzione
ed i paesaggi si intrecciano per poi sparire
in orizzonti sempre più ondulati
e le impronte descritte con un soffio cancellate

ci incontriamo nell’algida notte
riconoscendoci nei tremori
ormai non più così gelidi
e non più inutili.

siamo così
come il traffico d'acciaio alternato
negli incroci e nelle corsie privilegiate
con le svolte a destra e labirinti a sinistra
e nelle piene autostrade casellate.

se la strada tracciata porta a te
non farmi dimenticare la scelta
di tutte le possibilità che abbiamo a disposizione
per affrontare le dune del deserto
e scavalcarle.