Non indosso un orologio da tempo
quasi schivo del suo senso, e pure conscio del suo verso.
Penso, fugge e a volte annoia
mai banale o razionale da rinchiuder sotto un vetro.
Quando tengo quei secondi, come gesta martellanti,
penso al pendolo e alle sue ipnosi,
ansia, fretta, ritardi e routine…
nel suo moto, scandire.
Sei orologio se pure appeso
giudichi e mai dedito all’ascolto,
con prepotenza stai ad indicare,
che è sempre più tardi ,che c’è da accelerare,
tu giudichi chi non ti può contraddire.
Non indosso un orologio da tempo
con luce e buio scandisco le ore
cercando di dare un immagine astratta
che non turbi pure i miei polsi.