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Pubblicata il 30/06/2008

Venne la neve
e mi sorprese con le mani
a mescolare i giorni

per ritrovare
in quel silenzio nuovo da parlare
il passo primo
per quel candido respiro;

Venne poi l’inverno, senza fuoco
nel freddo del ricordo
sogni e voci, echi
da rincollare

poi le sere
a sparecchiare il cielo
e addormentarsi
come cicale al vespro

e nel rosariare il tempo
imbastire sole
per i mesi che verranno.




~ © Nunzio Buono ~

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"poi le sere
a sparecchiare il cielo
e addormentarsi
come cicale al vespro"
troppo bello questo passaggio.

"rosariare" molto originale.... anche se produce un brutto suono (opinione del tutto personale).

il 30/06/2008 alle 14:18

Stupenda!! Hai creato delle immagini davvero stupende! E' davvero piacevole e rilassante leggere poesie come queste. Ciao

il 30/06/2008 alle 16:25

C'è una serenità di fondo che vuole placare una mancanza, c’è l’anelito a ricomporre il passato attraverso frammenti ed echi di memoria.
Lettura gradevolissima
mati

il 01/07/2008 alle 00:06