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Pubblicata il 26/06/2008
Ad un tratto mi resi conto che ero perso dentro un unico profondo pensiero,
in quello stesso istante però era troppo tardi per provare a uscirne fuori,ormai aveva
preso forma,oramai lo avevo creato ,chiamato , lo stavo percorrendo immerso nel silenzio mio più intimo con lo sguardo fisso, concentrato in un unico punto che non aveva senso ne valore, che per ore e ore era diventato lo specchio della mente proprio come se gli occhi tramutassero pensieri in parole e le parole in cortometraggi.
Avevo finalmente visto i miei pensieri, riuscivo a toccare le mie emozioni e come un bambino impaurito mi allontanavo lentamente da una realtà che fino a pochi secondi prima avevo assecondato.
Le domande che mi ero sempre posto erano ad un tratto diventate non più un ossessione ma l’unica ragione per il quale continuare a sognare, l’unica strada che mi portava al di la della coerenza attraversando i passaggi piu importanti della mia vita, facevo i conti con la mia coscienza....
Una passeggiata solitaria nei meandri delle mie paure, delle mie gioie della mie perversioni, tanti piccoli fiumi che con la loro corrente percorrevano tratti paralleli di questo splendido mondo cosi perfetto che non sembrava affatto frutto della mia immaginazione.
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