Ultimo maquillage di rondini
al nido,mezza vita
altra metà oltre concentrici orizzonti
smarriti alla conta del cuore
intento a sommare nuove prole
Eroica vedetta di foglie di pioppi
ingiallite caduche bandiere
a vanità d’elusioni a regole
del tempo scritto in sorprese
che ognuno crede suo scettro
e fu di tutti inutile al baro crederci
Scheletriti ruscelli risorti
srotolano pelli a nuove vene
corde di chitarre molle
stoneranno addii a ricordi
ninna nanna a infantili pensieri
in nicchie nascoste a esperienze
Tutto cambia nell’uguale di turno
amore mio, tranne il nostro rimando
a coltivarci fiori del male nelle ferite
circoscritte in sguardi fantasmi
che rendono primario l’invisibile minacciato
Nella gara dei giorni da sommare al dolore
e depennare dalla vita ingannata
lento ci cadrà addosso l’autunno,
aggiungerà promiscua croce
verticale bianco capello,orizzontale ruga
e per conto proprio le bocche
masticheranno requiem un bacio
a un volto indecifrabile
messo alla porta da anime inospitali
e dipinto in sogno su sudario cuscino
Coda d’estate
effige d’inferno voluto
da due anime orgogliose
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Da:Destini E Presagi
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