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Pubblicata il 24/04/2008
Volto lo sguardo al vespro rosso e bianco
indugia sulla soglia la massaia
lontan cercando delle nubi il branco
che al sogno che ha nel cuor meglio s’appaia

eppur quel vello dal fluire stanco
sul Pratomagno quieto s’appollaia
scoprendo a tratti un cenerino fianco
che sembra nel futuro una callaia.

Ruglia la gora nella valle amena
mentre gli storni con le nere schiere
si librano cercando un po’ di cena.

Restan la donna e le sue primavere,
infranti anelli della sua catena,
un cielo nero e un triste miserere.
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