ta è bellissima. Non so, tu riesci a creare suggestioni inaspettate e sorprendenti, tensioni emotive suggerite che consentono al lettore interpretazioni personali. E' incredibile come tu riesca a mescolare immagini e parole con tanta naturalezza e semplicità, come fosse un affresco violento e nello stesso morbido di colori sfumati e originali. Bellissima sul serio: sei fonte continua di stimolanti sorprese. Non t'invidio solo perchè sei una fantastica irraggiungibile poetessa :-))
maldestra ha ragione da vendere nel suo commento.
Rimani qui più spesso,
Dck
Se io fossi in te non vivrei senza di me!..
Ti rincorro e te lo dico. Ciao farfalla.*****
Più che "capitali" andava "capezzoli".
Forse.
Comunque nel complesso è astrusa, complicata, intricata, complessa, sensuale e splendida come Te!
Cerca, se puoi, di ritrovare il tuo Io delle precedenti reincarnazioni e capirai perchè "ti trovi" là dove sei: in una isola molto vicina a quel posto dove visse e operò Pitagora.
C'è un movimento ampio, percorri più punti e più situazioni, tra pesante e leggero.
L'ago della tua vena creativa riesce ancora una volta a puntare su note di grande originalità.
Ciao, mati.
si vive per gli ultimi tre versi. io vivo per gli ultimi tre versi e per le terre desolate, sia al caldo e alla polvere che zittite dal ghiaccio. Ho sempre voglia di iniziare un cammino. Proprio a piedi. Iniziare oggi e non smettere per un bel po'. In europa ci sono cammini bellissimi, ma nel nord america, bè, senz'altro all'ovest e dal sud al nord, dal New Messico al Denali. vieni con me?
senza. passiamo per la fattoria dove ha vissuto D.H. Lawrence per qualche tempo. Poi california, colorado, oregon... mesas, canyon, praterie, boschi di sequoie...
niente macchina. aereo e piedi, al massimo qualche pulmann e autostop. milano-new york poi tutta una tirata fino a santa fè in pulmann e da lì si comincia. come si dice, begining from four corners
insomma, ho letto gli ultimi tre versi e ora non so più come fare a stare qui. quando si dice essere evocativi
...abbiamo tutti lo stesso orologio ma viviamo in tempi diversi .... e tu ne rendi perfettamente l'idea.... bella poesia