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Pubblicata il 20/02/2008
ci si perde
come sospiri
nel frastuono
di questo
rotolare
d'istanti

e scottano vertigini
lungo l'asse di rotazione
del mio agire

tu che incanti
i miei bulbi piliferi
anche a distanze
inintellette

tu inarchi
la mia forma psichica
in linee feline

e io non ho
che percetti
meravigliosamente
incongrui
chiamati a raccolta
dietro questo
seguitare di sillabe
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Stupenda! I ricami dei tuoi versi esaltano una ricchezza lirica e d'ispirazione non comune!
Complimenti di cuore.
Axel

il 20/02/2008 alle 19:35

Grazie di cuore!
Un saluto
Elena

il 20/02/2008 alle 22:45

c'è chi vive estrinsecandosi e chi intrinsecandosi
io, lo sai, opto per la seconda
se ne accorge solo chi è dentro di me

tua

il 21/02/2008 alle 22:49

Mai sentito parlare di femomeni dispercettivi?
Io mi sollazzo in incongruità di tal genere.
Nessun precetto, non amo le ingiunzioni.
Nulla di criptico nel titolo. Basta analizzarne l'etimologia: la determinazione a di stanza di una patologia (in questo caso percettiva).

Banalmente: daydreaming

Ele

il 21/02/2008 alle 23:00

una sola parola ...complmenti ...
anche per le altre sequenze di palore..

il 23/02/2008 alle 21:48

graziegrazie!
un saluto
Ele

il 23/02/2008 alle 22:13