Tu che mi trattieni
in un germoglio di pensieri
ardenti e inascoltati,
tra le nebbie di un mattino
già dimentichi chi sono.

Gravida è l’ora
di una lenta malinconia;
tutto pesa, tutto è naufragio.

Dalla finestra tace
esiliato un folto raggio,
nelle mani ho il silenzio
che ha composto un altro tempo.

Il vento sfila audace
corteggiando il lacrimare,
ogni posa è del passato
ma ci piega come un'onda
ed investe tutto il mare.