All'alba della notte
buia e solitaria
cammino tra sterrati e sterpaglia
come un vagabondo errante.
Le volanti fiere della notte
volteggiano intorno al mio corpo
come se mi accompagnassero
nel cammino.
Così rifletto e mi rifletto
in uno specchio che non c'è,
e di fronte a me vedo
la rabbia racchiusa
nei miei occhi.
Vorrei che dal nulla
sbucasse qualcuno
su cui sfogarmi.
Qualcosa di spaventoso e orrendo
come la mia ira.
Ma intorno a me
nulla di nuovo
nulla di tanto sorprendente
quanto sperato.
Resto qui con i miei pensieri
la mia ira
e la tenebrosa natura notturna.