PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 13/10/2007
E’ la notte che legge

-inerte-

lacrime innamorate

Che gioca

e di raggi lunari

si unge

>e inventa parole<

-mute-

dileggia
illude
distrugge
conforta

E’ la notte che legge

-inerte-



lacrime innamorate

Che rode

deride
inganna
annienta
uccide

-chi attende-

...il giorno
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il succo della poesia consiste negli ultimi due versi
poichè la notte uccide il giorno
nell'attesa

per quanto riguarda >-...-> non altro che una variante grafica dei -........- o dei _......._
un modo di ricamare le parole senza renderle pesanti


il 13/10/2007 alle 20:14

Sarà cieca, eppure non fa errori nella lettura!
Sarà cieca, ma ha la veste lunga, ricamata di sogni, e la chioma con trecce annodate ai desideri.
Salutone alla tua notte, mati.

il 13/10/2007 alle 22:53

tesoro mio
mi mancavano i tuoi commenti
anche se sei sempre presente..
ciao un abbraccio
e buongiorno!

il 14/10/2007 alle 09:06

una notte in mantiglia,gitana...una notte segreta e strana

il 14/10/2007 alle 09:18

una strana notte di normale e ordinaria
mantiglia gitana
olè..

il 14/10/2007 alle 09:59

tu l'hai interpretata come la notte che uccide il giorno..bè io invece non riesco a vederla così..
almeno per me è la notte che abbandona la sua esistenza per lasciar spazio al giorno..che irrompe sulle ombre..
molto bella cmq..
Ciao
Klavier

il 14/10/2007 alle 13:00

ma uccide l'attesa
non la notte
l'attesa
che avvenga quello che non avviene

e quindi la notte uccide il giorno perchè quando arriva la notte il giorno muore naturalmente

il 15/10/2007 alle 14:32