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Pubblicata il 04/07/2002

Ho visto
Volteggiare su di noi
Uccelli di luce
In un cielo intriso di nubi e di sole.
Hai posto
Sul mio volto
Stanco
Rigato di mille lacrime
La tua mano
Per donarmi attimi di pace.
Lontano
Su di un monte senza nome
Un paese dorme tra ulivi
E campi di uve.
Ho preso tra le mani
Il tuo volto
E l’ho baciato
Piano.
Sulla bocca
Ho colto parole di amore
Ed ho suggellato
In un baleno di eternità
Terrena
L’unione di due anime
Ritrovate
Attraverso il semplice gesto
D’una mano che ripiegava
Verso di me.
Ho carpito
La tua voglia
Di volare lontano
Sulle colline toscane
A respirare l’aria
Fredda e claustrale
Che ti avrebbe fatto
Assaporare
Brandelli di libertà.
Al tuo ritorno
In un nido di sogni
Irrorati dal tepore di acque termali
Che hanno bagnato corpi
Già divorati dal tempo
Mi hai ridato
Le gocce di felicità
Ritrovate in te.
Splendida creatura
D’un mio sogno che si è
Soltanto ora
Realizzato.
E non ho più freddo
E sprofondo tra le tue braccia
A cogliere l’infinito.
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Complimenti. E' bellissima

il 04/07/2002 alle 11:10

Complimenti per questa intensa poesia, che trasmette pienamente tutta la suggestione dei poggi toscani, incarnandone fisicamente i sentimenti di assonanza con la disposizione d'animo che descrivi: rivolta all'infinito.
Un saluto.
Max

il 04/07/2002 alle 11:11