Brucia la città,
si scioglie il palazzo di ghiaccio
e l’ascensore cade nel vuoto,
rimango solo
nudo nel tuo letto
ad un passo da te
che dormi
mentre alla televisione
dicono che fuori piove
ma non so
più se è giorno o notte.
Con la rabbia,
la paura o il coraggio di chi non ha niente
da perdere
ti lascio giocare con quel fuoco che mi scoppia nelle vene,
non posso
che lasciarmi affascinare
dalla vita
che ti lecco tra le gambe.
Muoia sotto il tram
più o meno tutto il mondo,
cadano le stelle
e chi si perde a guardarle
invece di rubarle
invece di prenderle a sassate.
Mordimi il cuore,
grida forte il mio nome
...anche per errore!
fammi sentire quanto ti piace
lasciarti cullare
da chi non ha nient’altro di meglio da fare,
prendere o lasciare.