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Pubblicata il 08/06/2002
La stirpe danese è salda
All'istante la sua terra prospera
Il vecchio Re, canuto, muove
Dalle larghe vie dirigenziali
E sana quartieri di storpi
Con la sola imposizione delle mani

Baldo e fiorente è il reggitore
Del potere militare di Danimarca
Fortebraccio generale, pindarico d'aspetto
Tutto dispone, e le larghe schiere
Dai lati opposti del piazzale
S'alzano al passaggio

La flotta, dai suoi ornati porti
Muove sprezzante ai nordici geli
Sotto la mano di capitani arguti
Recando fino ai lidi d'Inghilterra
La novella sfavillante delle sue
Vele dipinte d'orgoglio vichingo

E sopra la bella capitale, largo
E possente siede il Castello
Ridente alcova di votazioni sacre
Sgargiante come un gallo nelle feste
Un inno eterno a generazioni
Di rune dorate scolpite nel fuoco

Il sacro spirito del regno vola
Sospinto dal fermento orgoglioso
Delle esportazioni di pesce affumicato
Di filosofi pazzi dannati all'esilio
E di prodi barilate di verde birra
Che in un'euforia sottile solcheranno il mondo
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