Lacrime di collera
addolcite di nettare di ragione
isteria, empia di baci fossili
e noi costretti nella gabbia degli errori
Orrori
i nostri sguardi arsi al vento fermo
adulteri d'una follia acuta a termine
che taglia la lama del ricordo fragile
Luna tediosa oggi, in questo cielo, scruta
spiovente e inabile, sorride sui miei sogni
E divertita poi sghignazza
e degli inganni altrui riesce a far bisogni
Bisbigli di miele, lunatici oratori
danza in mezzo alla foresta di Ossessioni
il mio orgoglio cieco e la mia virtù, ferita.
Dignitosa sepoltura di un amor di sè
in attesa che un viandante solitario,
accarezzi con omaggio silenzioso
la tomba della mia moralità.