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Pubblicata il 01/06/2006
Scivola in un rigagnolo
da una pozzanghera
il sangue
che sembra avere vita
scegliere il prossimo ciottolo
da bagnare e ricordare.

Una città ridente
nel sole del mattino,
ma ora sotto la luna
scintilla argenteo il sangue,
ma non muta colore
perchè il sangue non si può lavare
e le pietre urlano il dolore
di mille case bruciate,
mentre la luna bianca
manda i suoi raggi
tra il fumo e gli odori.

Dolce è l'odore del sangue
che si mischia alla paura
di chi ancora vivo
pallida la faccia
nera la chioma
si nasconde nel suo dolore
sotto un tavolo, in una cantina
ancora temendo di uscire
mentre la luna segue il suo corso
e i corvi banchettano sui corpi freddi
di chi senza alcuna colpa
non ha visto la nuova alba
e la sua vita è stracciata
mentre le urla risuonavano
tra le frecce che piovevano
con orribile compassione.
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Epica medievale, sembra di assistere all'alba che segue gli scontri, vissuta in capo all'esperienza dei sopravvissuti.
Riecheggia certe atmosfere, mutuate dal fantasy, genere in voga, in particolar modo tra gli adolescenti del nostro tempo.
Il sangue assurge a ruolo di protagonista, ora veicolo liquido del sacrificio di vite, in altri passi esso emana aromi che virano verso il miele.
Fischiano, queste frecce che disegni, tanto vivide da indurre ad abbassare il capo.
Godibile.
voto: 4

il 02/06/2006 alle 11:38

sì è vero il fantasy è un genere in viga. Ma il vero protagonista è la morte e la crudeltà, così crudele che le frecce cadono compassionevoli. Grazie.

il 02/06/2006 alle 14:07


atmosfera in rouge et noir...
brava:-)

il 02/06/2006 alle 14:52

grazie.

il 02/06/2006 alle 15:14

Uno spaccato di violenza che si mostra nella sua crudezza, attraverso la forza descrittiva.
Ciao, mati

il 02/06/2006 alle 16:50

grazie

il 04/06/2006 alle 10:17