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Pubblicata il 11/04/2006

seconda parte

Di prim’ acchito andai a trovar Madonna
‘I non sapea che, manco morto,
deposto nella tomba
e già, la moglie, mi facea le corna
In groppa all’uomo la trovai e improvviso
cedette le sue lacrime al sorriso

Fidando che di me vedea fantasma
sapendo la viltà della sua alma
si fece serpe catturare al male

Novella di baldracca ricevuta
lasciai il campo lasciandole un messaggio:
Amare quell’uomo, gli vuole assai coraggio
In specie se somiglia ad animale .

Ripresi quel cammino col cantore
portandomi con lui nello spitale;
li vivi eran misti con li morti
e le corsie amministrate a sorte

Di stanze vidi solo le sue porte
e dentro v’era il ricco e la consorte
un impeto dell’ira mi rapprese
allor ch'io vidi le misere pretese:

Li medici toccavano li fianchi
e l’infermiere, coi colletti bianchi,
facevano l’amore senza storia
distese 'gnude in sala operatoria

L’inservienti che giocava a morra
rubavano li viveri in cucina
rompendo, con gli zuccheri, farina
alla città corrotta di Gomorra

E lor così facea di vita comoda
li vizi dello fumo e delle droghe
pensò di spartire con le toghe
lussuria di Sodoma e di fiche.

Lo giudice mi scorse da lontano
E l’ermellino che portava addosso
lo fece scivolare dentro un fosso
in quella sabbia della terra siena

Lo vidi giù e mi facea più pena, se
apprestai lo pugno, a porre aiuto,
al maledetto grugno...
Quand’egli morse l’osso all’mprovviso
convinto di vendetta il parapiglio

Sentenze allor che persi per sua colpa
corrotto da li soldi di banchieri
tranquillo s’era stato fin’a ieri
e adesso ‘gli portai nello scompiglio


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idem come l'altra parte
bravissimo!

il 12/04/2006 alle 15:48