PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/04/2006
Due-quarti, tre-terzi, due-quarti

Scendi dai tacchi a spillo
Dama di cuori Eros
cingi l’ultimo atto
e chiudi il sipario

Ho fatto Io da uomo
ciò che dovevo
e l’ultimo indumento
bruciato all’averno sta

Ceppi d'alloro e pigna
profumano i vapori
d’incensi colorati e fumi

Vestono nuda pelle
riccioli cadenti e neri
bagnati dal piacere

Sferza cipigli e desideri
-acuminato pegno di dolore-
catturato cò-seni d’arcobaleni

Battono colpi del gong
agli ultimi comuni indugi
di muta canea lontana
E’ musica crescente adesso

Avvolge di corpo note -le scuote-
brividi devastanti di passioni
estreme-eterne- espiati -sospiri
Sogni ciò che più nega il nerbo...
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Ti dico"bravo", ma non azzardo commento, l'ultimo l'ho sbagliato, non vorrei interpretare male anche questo, farei davvero una figuraccia.
NOn diventare sempre più difficile, però, :-) mati

il 09/04/2006 alle 16:52

ahahahhaaa .....mati
mi fai ridere..
qui non c'è nessun mistero..
una donna 90-60-90
tre terzine e du quartine...

il 09/04/2006 alle 18:13

pardon.. qiattro quartine e tre terzine

il 09/04/2006 alle 18:14

E' tutta numeri ;-) grazie per il chiarimento, mati

il 09/04/2006 alle 22:03

in effetti una visione diretta della poesia riesce a dare comprensione...e quelle sottile vena di erotismo si discioglie nelle bellissime immagini e metafore!

il 10/04/2006 alle 10:34