Sotto le stelle infuocate
di un mattino d estate,
i miei folli versi
sfavillano in cieli tersi.
Candide nuvole scorron veloci
lontane sn le loro voci,
il vento caldo
annebbia il mio sguardo.
E questi colori ed emozioni
mi ispiran curiose visioni,
come se fossi preda,
di una oscura sorte.
Distolto è il mio pensiero
da un piccolo sparviero,
lento è il suo movimento
in un cielo che diventa spento.
Sorrido tristemente
al tempo serpente,
la mia lunga meditazione
mi ha portato alla sua dannazione.
Come ora scrivo e vivo,
così muoio e decado.