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Utente eliminato
Pubblicata il 26/01/2006


ti canterei dell’onda la sua morte
nuda sulla roccia
e il pianto della rena
dove il paguro solitario
cerca casa

se non mi fosse nello schianto frantumato il fiato

solo la polvere mi resta
da ingoiare lenta-lenta
e un possibile rimpianto
come fosse d’oppio
la macina costante della goccia
che mi distilla il tempo
nell’ultim’ora lacerandomi

anche la risacca

la risacca
sconsolante del ricordo che poi torna
trascinandosi
anche il più piccolo granello di speranza








(A G.)
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Bella poesia del ricordo........la similitudine con la risacca e' davvero azzeccata.....va' viene questo ricordo che ti lascia polvere...rena...gocce di pianto.
Voto massimo

max

il 26/01/2006 alle 12:05

assuluta tristezza..e impotenza per qualcosa che così è...questo va e vieni dell'onda..che infinita pazienza hanno i ricordi...molto bella...mare...

il 26/01/2006 alle 13:35

Per me è bellissima, struggente ma bellissima.
Brava!

il 26/01/2006 alle 13:58