Al margine del bosco
dove tutto è bianco e innevato
arriva profumo di foglie disfatte e macere,
il muschio cresce severo
sulle crepe del muro di un maso.
Il ghiaccio imprigiona le foglie
e i rami tremano
alla scossa vibrante del gelo,
aprendo mantelli stellati
sopra ambienti di sogno.
Una gioia in cuore...
le giornate si allungano,
con il solstizio d’inverno
la clessidra si rovescia
e la fine sabbia prende a colare
dal buio alla luce.
E’ il massimo del freddo
quando all’orizzonte
si schiarisce l’azzurra alba.
Golosa sono di luce
e di intramontabili trasparenze
qualcosa di fantastico,
di miracoloso è rinato,
la rosa di Natale.
Stami dorati
fra petali candidi e nivei,
tutto intorno a terra foglie durissime
e coriacee.
Le palme verdissime
non annunciano primavera
ma preannunciano l’evento
la luce celeste ritorna
e nella mangiatoia,
scaldata dal fiato di un bue e di un asino,
tra l’oro, l’incenso e la mirra
faranno cornice a un Bambinello,
adorato da cento pastori,
boccioli di rose di Natale.
Bianco è sempre l’amore puro.
Alexia