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Pubblicata il 06/12/2005
Dalla chiesa fino alla cimitero
avevano fatto un arco con uno spago
su cui percorrere i passi
come acrobati senza paracadute

Bendavano i passanti
che cercavano di uscire dalla fila
tagliando i nastri viola di paura
e i pochi che ce la facevano
non avevano in premio che un santino

Con una madonnina in lacrime
che trasportavano sul dorso di un trabiccolo
volevano prendere alla pinna
quel pesce che un tempo
si diceva essere portatore di pace
e che saltò fuori
alla vista delle bugie togate

I rosari delle vecchine
erano palline anti stress
in cui bruciare
il bisogno all'ipocrisia

Una croce o un palo da immolare.
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Bellissima. Forse dopo aver letto la tua splendida poesia, tornerò a vedere la processione qui nel mio paese! Per tornare a sentire quelle voci, respirare quei profumi che tanto ho allontanato dalla mia vita! Ciao a presto! Continui ad emozionarmi!

il 06/12/2005 alle 19:46

una paese rurale traspare nella mia mente mentre leggo questa tua poesia... vecchi ricordi riaffiorano.
Hai il prezioso dono di far rivivere in chi ti legge ricordi creduti persi...
per questo ti ringrazio...
Mene.

il 06/12/2005 alle 21:36