PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/11/2005
Dove sono i dubbi sapientemente costruiti
assaggiando il pane?
Dove sono le ovazioni sante e pazze
che mi avinazzavano la noia?
Sei uscito dal libricino di preghiera del mio corpo
senza benedizione alcuna,
sei uscito come il peccato lavato via
e hai asciugato ogni mio senso.
Ho una supplica che serve e non serve,
come una grazia, serve e non serve,
inchiodata in cantine di muri e tonache color porpora.
Ho un delirio violento, a mani unite,
un delirio che condanna la mia anima suicida,
un delirio avvilito, che svilisce,
e salta, salta a piedi giunti
e ho dimenticato la posizione dei ginocchi flessi,
che si avvallano su panchette e confessionali silenziosi.
Dove sono i dubbi che avevo affidato ai santini all’ingresso?
Dove sono le certezze che avevo gettato nella cesta delle offerte?
Sei entrato nel mio corpo e ora ti evolvi, aleggi, forma da succhiare.
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io che dubbi e altro non ho ti leggo e ti rileggo...marealto

il 08/11/2005 alle 16:36

INTERESSANTE POESIA. GIùGIù

il 08/11/2005 alle 23:15

Una splendida poesia introspettiva,ma anche di desiderio inconcio di interrogazioni,rivolte a identità superiore per tutti i dubbi.le risposte..soffocate.
"Dove sono le certezze che avevo affidato ai santini..all'ingresso?Dove sono le certezze che avevo gettato nella cesta delle offerte?
Sei entrato nel mio corpo e ora ti evolvi,aleggi,forma da succhiare.").
In questa chiusa emplematica..resta solamente
di chiedere una supplica.
Carissima lyedra,io nel mio piccolo pensiero,posso solamente anch'io rinfrancarti con una supplica di intercedere per te..Con amicizia Dory

il 08/11/2005 alle 23:28

Grazie.

il 09/11/2005 alle 00:40

Dory tu lo sai io non chiedo suppliche. Io non impongo dubbi. Io in verità non voglio grazie. Ciò che voglio è verità, coerenza , fiducia e rispetto. Si può essere tutto e il contrario di tutto, ma sempre nella piena consapevolezza di noi e degli altri che ci sono accanto, perchè gli altri non sono cantine di pregiudizi. Ti abbraccio con immenso affetto

il 09/11/2005 alle 00:42

Scrivi molto bene, non c'e' che dire!
Fai il punto della situazione sul tuo stato morale senza possibilita' di fraintendimenti...
Lascio stare i consigli psicologici: non mi sento in diritto ne' capace di farlo.
Un salutone.

il 09/11/2005 alle 09:04

spolveri con la tua supplica i granelli di polvere della vita,
grande la tua poesia!

il 09/11/2005 alle 11:34

"Dove sono le certezze che avevo gettato nella cesta delle offerte? "

del domani non vi è certezza per nessuno tesoro, dunque se riesci , tieni ben ferme tra le mani le certezze di un domani che ti sorriderà. un abbraccio, Gioia

il 09/11/2005 alle 11:50

Il difficile è fare in modo che i nostri dubbi non diventino certezze negative.
Versi d'introspezione feroce.
Zordoz

il 09/11/2005 alle 22:33

rien va plus
fait le votre jeaux..
..le jeaux s'ont fait!
accettata la supplica..

il 09/11/2005 alle 23:09

Le tue poesie sono una continua crescita spirituale...sei entrato nel mio corpo e ora....le suppliche non servono serve invece capire...molto bella e profonda come sai fare ciao

il 10/11/2005 alle 10:30

hai ragione strea, servirebbe capirsi di più, capirsi l'un l'altro. Servirebbe forse maggior autostima nel dentro che abbiamo, quello che spesso gli altri ci rimproverano come meschino, inadatto e infantile. Servirebbero molte più cose. Grazie del tuo commento, è un priviliegio per me riceverne da parte tua

il 10/11/2005 alle 14:06

Spiritualità e amore ...questo è il vero sentimento,lo tramuti in versi per dire il tuo pianto.
Un pianto a voce spenta ,grida il tuo canto evocando amore.....un abbraccio il poeta narratore.
ciao freccia.

il 10/11/2005 alle 18:37