PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 26/10/2005
Braci, covano quiete
sotto la grigia cenere.

D'un tratto
un vecchio giornale
due secchi legnetti
un soffio un alito
di vento leggero.

E il fuoco divampa
improvviso incotrollabile
infiamma il cuore
arde i sensi
penetra la mente

Ma troppo vicino
la fiamma scotta
bucia consuma,
dopo il suo passaggio
nulla resta com'era

E allora...

Braci, covano quiete
sotto la grigia cenere.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

le cose + spaventose sono quelle che nascono dalla tranquillità... forse xkè sorprendono colui che a quella tranquillità si era ormai abituato...complimenti soprattutto x la circolarità della poesia...

silvia

il 26/10/2005 alle 14:52

...sorprendono xchè ci si sente di nuovo vivi!
Grazie x il commento
Annalisa

il 28/10/2005 alle 12:17

Il fuoco a più dimensioni, vari passaggi che mutano il corso della vita.
Bei versi, mati

il 02/11/2005 alle 00:19

Molto bella,complimenti.
anja

il 13/11/2005 alle 23:18

è scritta molto bene......si sente che c'è qualcosa che rinascerà...come un'araba fenice...ciao
Ale

il 09/12/2005 alle 14:44

Un eterno girotondo a disegnare la vita e il sentire. La calma apparente e sotto il fuoco che ancora scalda, ancora genera e si rigenera. Un congiungersi sempre a ciò che è stato, materia prima del fuoco. Interessante

il 09/12/2005 alle 20:00

Non so se potrà mai rinascere, ma credo che le braci non si spegneranno facilmente!
Grazie
A.Lisa

il 09/12/2005 alle 22:18

Credo che ognuno abbia del fuoco dentro e ogni tanto bisogna lasciarlo uscire per non bruciarsi troppo.
Grazie 1000
A.lisa

il 09/12/2005 alle 22:20