PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/05/2005
per me è un Dio
quell'uomo
che ti siede davanti
e resta imperturbabile
mentre tu
parli
sorridi
meravigliosamente
invece a me
succede di morire
non sento più la tua voce
mi si appanna l'udito
non riesco a
dire parola
un fuoco sottile
entra nelle vene
e tremo
divento
più verde
dell'erba
e non mi resta
che un filo
di vita

  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

povero illuso Cosimo, credi che interessi ancora a qualcuno la traduzione dei versi più belli che siano mai stati scritti? non vedi intorno a te putridume e marcio di cultura non-cultura,.la poesia di oggi è frase, ricordo, banalità...

il 05/05/2005 alle 12:56

Caro Cosimo, non ne facciamo un fatto di Cultura d'elite in questi luoghi variegati. Certamente di sensibilità sì, ne convengo. Ma non stanchiamoci di esporci, di esprimerci, per il piacere di farlo, che sempre poi a qualcuno qualcosa giunge.
Salutoni :-)
Max

il 05/05/2005 alle 15:46

caro Massimo, hai ragione tu. Guardiamo avanti, anzi, in alto...Ciao

il 05/05/2005 alle 16:23