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Utente eliminato
Pubblicata il 01/03/2002
La lucciola ubriacona
assimila il regno del giorno,
il fluorescente freddo sogghigna,
malerba del restare...
di furia la sua cute di gelo
fiorirà il biondo emigrare.
Custodendone il fuoco
e baciando la strega,
il volo evacuerà la morte
tambureggiando l'impiccio del fato...

L'ora giunta
consola il tramonto:
sbiadisci il cielo ora,
avanti, piccino,
rendilo più solo,
albeggiati l'imminente patria...
la pena svelerà la morte
qualora non denudi l'estate,
...e che la sorte resti illesa...
che sia casa.

Buon viaggio,
piccolo indossatore di piume
sbocciato in inverno.
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flo

Caro Marco,
molto ermetica questa poesia, ma molto bella
Floriano

il 01/03/2002 alle 23:24