La nostra storia
Che non si può chiamare amore
Assomiglia alla margherita di dicembre
Piccola, incerta e dubbiosa
Circa il suo stato e il suo futuro
Soffre di grandi assenze
Assenza del sole, del caldo
Della luna grande e vicina
Dei giovani amanti sdraiati
Ora è solo rugiada gelida
Brina, vento pioggia e scirocco
Oppure un pallido sole di nebbia
Eppure sta lì sospesa nell’erba
Gelata o bagnata, si erge al piccolo sole
Come a dire “io vivo” che lo vogliate o no.
Come sarebbe facile strapparla
Tagliarla con gli occhi o con pensieri astuti
Quando il freddo la fa di cristallo
Oscurata dal corto giorno
Calpestata la domenica dai bambini
Riprende tranquilla il lunedì, ogni lunedì
La nostra piccola storia