La sentivo, accanto a me,
percepivo il suo calore,
attendevo che lenta,
al mio corpo si avvicinasse.
Al contrario, lei mi sfuggiva.
Supplicavo, chiedevo, ordinavo,
imploravo senza ritegno.
Sapevo che sorrideva,
soddisfatta per la tortura
a cui mi sottoponeva.
Detestavo il suo comportamento,
eppure, nello stesso tempo,
ne ero succube.
Era la tua mano calda,
carezzevole che desideravo,
e tu lì accanto a me,
ascoltavi i miei sospiri.