Corsa immotivata
sullo strascico di tinta
degli ultimi pennelli di calore
danzanti dentro l'anima
scodinzolando:
saluto al congedo
sfumato del giorno
di cui si giova ancora
la cresta eccitata dei verdi
cipressi che fiancheggiano
il serpeggiare d'emozione;
ciottoli di gratitudine colmi
per una carezza,
polveri in subbuglio
al loro sospirato istante
di celebrità.
Corsa accelerata
dietro un cristallo di luce,
valanga sul dorso dei colli
del sentiero verso quel
passaggio ad Ovest tutto mio,
così furbo da afferrare
l'ultimo fiato concesso,
saluto autografato
Sole Rosso.
La fiamma sopravvive,
d'un soffio indebolita,
in un ricordo d'ebbrezza,
come la rinascita festosa
di un viaggio, moribondo nella mente,
sotto il nome dell'Arte.