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Pubblicata il 25/02/2004
Crescere un figlio non è cosa da poco.Non è solo metterlo al mondo .
Sentire dentro il tuo ventre una vita che palpita, che scalcia,per poi uscire prepotentemente con dolore, con rabbia, con caparbietà.In modo insolente, feroce, dolce..quasi languido.
Non è solo questo.
Anche il più tenero degli abbracci a questa nuova vita è meno intenso del sacrificio che giorno dopo giorno un genitore deve affrontare per crescere un figlio.
Nei gesti quotidiani si rinnova per sempre il miracolo della nascita.
Triste è chi non conosce questi sentimenti perché è morto dentro.
Un calice senza acqua.
Così diviene tuo figlio chi ha la necessità del tuo aiuto.
C’è un figlio in ogni angolo di strada e sta a te porgergli la tua mano, anche quando si rigira
per morderti, come un cane ferito e prevenuto.
Triste è chi non conosce il bambino che è in ognuno di noi..In ogni anima c’è una parte nascosta, intima, personale che cela il bambino che non vuole diventare adulto.Quelle sono le speranze, gli ideali, gli angolini reconditi ove rifugiarsi quando fuori tira vento e la tempesta incombe.
Quando il cielo a poco a poco si riempie di nuvolosi e il vento soffia tanto forte da trascinarti via, con se.Ti attraversa gli abiti e trafigge la tua pelle.Solo allora quel bambino esce allo scoperto e tenendoti per mano ti riconduce verso lidi più sereni, con la speranza che il domani torni a splendere il sole. E’ quando quel bambino non viene più alla luce che è finito il tuo tempo.Senza il miracolo della nascita non esiste la vita, la speranza, le aspettative.
Ci sono persone vive che sono già morte.Sono fantocci senza anima e sono i poveri di cuore.Sopravvivono privi di ideali e di umanità; si riconoscono per l’estrema cura della loro persona e dell’apparenza. Amano il lusso e la bella vita ed hanno come solo unico scopo il raggiungimento del massimo benessere fisico ed economico.
Per fortuna però esiste anche un altro tipo di essere umano quello che accetta ciò che gli è riservato sia nel bene che nel male.E’ lui che riesce a godere delle piccole e grandi cose che la vita gli riserva ed è capace di accettare la sua sorte guardando dentro di se.Emana un particolare fascino che spaventa alcune persone; questo crea problemi perché la stragrande maggioranza degli esseri umani non capisce che spesso il segreto della felicità è nascosto nelle piccole cose.Soprattutto nel saper apprezzare quello che di buono la vita ci propone, rivolgendo il pensiero a chi è meno fortunato di noi.








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