PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 01/02/2004
Una lapide ho costruito
la mano tuttora su
quell’azzurro che
amava dipingerti il volto.
Soltanto il cielo,
un cielo grigio
adesso
si fa diadema
sui capelli
intessuti di luna
la cui anima
di cavallo alato
ancor
si getta
nella profondità del mare
senza mai
toccarne il fondo,
consapevole
ma non priva di
specchiarsi
in quell’infinito
sfuggente
bramosa di
esserne parte.
Transitoria ardente carezza
ridotta a esigue lacrime
tatuate sulla pelle,
rivoli di sangue
pulsanti
da tramonti recisi dalla notte,
si dissolvono
lenti
fatui
pacati
sino a raggelare,
sviscerare i sensi
i pensieri.
Una lapide ho costruito
vicino a quel mare
così lontano
così sconosciuto così freddo
perché non mi porta via,
via per sempre
inghiottita dalla sua sete?
Non mi volterei indietro
non indosserei rimpianti
solo inalerei
la mia voglia di volare
di amare
di credere
arresa ai giochi
di un tiepido nulla
dal sublime incanto.
E i tuoi occhi si vestirebbero
dell’eternità di ogni cosa
respirando
dolcezza,
non rancore.
Una lapide ho costruito
con la cenere dei ricordi
la neve dell’inverno
gli arcobaleni dei sogni
i petali della primavera
la polvere delle sconfitte
il miele della poesia
il calore della musica
accumulati
uno dopo l’altro sotto
la sabbia di castelli
soffiati via, nventati
come la mia vita.
Parole non dette
serrate nello stomaco
e incise in un marmo invisibile,
epitaffio per un figlio
rubato.
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Perchè tanta tristezza...Ily? perchè ti confini nei ricordi, nel dolore, nelle incertezze del passato?
perchè? se guardi avanti, dando le spalle al passato potresbbe nascere una poesia colorata e sorridente....tvb
Mary

il 01/02/2004 alle 10:04

Una poesia scritta con il tuo consueto talento raffinato ed elegante... una lapide si guarda per ricordare qualcosa o qualcuno che è stato, certo, ma anche perchè, dal ricordo, si possa prendere viore ed energia per affrontare le vicende della nostra umana esistenza e mi piace leggere proprio in quest'ottica i tuoi bellissimi versi. Un bacione a te.
Michele

il 01/02/2004 alle 12:53

Bella e sognante come al solito, ma pervasa da una linea di maliconia più matura, più incline ad una disincanta indagine interiore. Noto un'evoluzione e devo dire che mi intriga.
Un bacio e un abbraccio. TVTTB
Andrea

il 01/02/2004 alle 16:30

vorrei dirti,dimenticando per un attimo il dolore,che ogni cosa che muore è il cibo per una nuova vita.Ma queste parole,nella nostra confusione,sono leggere come farfalla e durano il tempo di un giorno.
è per questo che ti dico allora,sono con te,nel dolore,per dimenticarlo in fretta.
Un bacio

il 02/02/2004 alle 11:54