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Poesie presenti nella categoria: Esorcismo

Le Poesie Pubblicate Nell'Ultima Settimana

Traduzioni Falliche del Mio Aldiqua
Pubblicata il 21/04/2025
Traduzioni Falliche del Mio Aldiqua

(In un volo a spirale schiantarsi)

tempesta di chiodi rossi,
arrugginiti man mano,
sgretola le vertebre
di pensieri da me fuggiti
sulla montagna incantata,
dove l’eredità del talento
s’accuccia fra le maree.

(sul profumo dell’agapanthus)

seguo le parabole incaute
della precarietà disordinata,
nel labirinto di idee al collasso,
lasciando perle nei solchi fangosi,
arati da lingue di ghiaccio
in cerca di sollievo dopo la morte,
quando anche la mia firma
sarà diventata irriconoscibile.

(cercando di seminare)

sogni bagnati a sudario
m’avvolgono sommessi,
in un sorriso immaginario.

(Occasioni perdute)
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1,3/5 meriti (4 voti)

Traduzioni rimaste insolute per volontà del protagoista, ancora in evoluzione! Bravo Axel

il 22/04/2025 alle 06:20

Grazie Sir, very kind of you!

il 22/04/2025 alle 07:45

Le Poesie Pubblicate Nell'Ultimo Mese

Carthago Delenda Est, Ovest, etc.
Pubblicata il 15/04/2025
Carthago Delenda Est, Ovest, etc.

non vorrei usare più
perifrastiche passive,
ma esprimere profumi
e colori fioriti d’azzurro
con spezie esotiche,
lungo le corde risonanti
di un adagio per archi.

nel mutismo selettivo
elaboro i silenzi
della mia armatura,
scrivendo caratteri cinesi
dai mille toni e significati,
con la punta della spada
che mi ha trafitto innocente.

si riempiono di sabbia,
i miei occhi stanchi,
dalle clessidre ormai vuote
di un tempo alla fine.
  • Attualmente 2.25/5 meriti.
2,3/5 meriti (8 voti)

Il poeta non vuole più parlare come si fa nei libri di grammatica, usando frasi troppo perfette, troppo rigide. Non vuole più nascondersi dietro le regole. Ora cerca un modo diverso di esprimersi, più libero, più vero. Un linguaggio fatto di sensazioni, di colori e profumi che ricordano luoghi lontani, come spezie esotiche. Vuole comunicare attraverso la musica lenta, come un adagio per archi, che arriva dritto al cuore senza bisogno di spiegazioni. Nel silenzio che lo circonda – forse voluto, forse subito – inizia ad ascoltare se stesso. Porta addosso una specie di armatura fatta di difese, di abitudini, di vecchie paure. Ma qualcosa si muove dentro quelle protezioni. Inizia a emergere un pensiero nuovo, una voce diversa. E con quella voce, scrive. Scrive segni strani, come ideogrammi cinesi, ricchi di significati, pieni di sfumature. Ma non usa una penna: usa la punta della spada che un tempo lo ha ferito, quando era innocente. È proprio da quella ferita che nascono le parole più sincere. I suoi occhi, stanchi, non piangono più. Sono pieni di sabbia, come se avessero attraversato un deserto. Le clessidre attorno a lui sono vuote: il tempo è finito. È finita una stagione della sua vita. E forse, in quel silenzio, in quella stanchezza, può finalmente nascere qualcosa di nuovo. Non c’è più bisogno di combattere. Non c’è più nessuna Cartagine da distruggere.Deve solo costruire.Bellissimo testo.Abbracci.

il 15/04/2025 alle 18:06

Incredibile la tua costante e perfetta esegesi dei miei testi, Ninetta, ti abbraccio con affetto!

il 15/04/2025 alle 19:08

Non vuoi fare le cose per dovere (la perifrasi passiva, presa in giro ) , cioè ti vuoi sottrarre ai doveri e vorresti dedicarti solo a ciò che ti piacerebbe, insomma le prime due strofe sono in opposizione tra ciò che è il tuo presente e ciò che vorresti nella mente ; nel tuo presente c’è noia , stanchezza, nessun desiderio di niente tanto che la tua armatura, simbolo del tempo in cui eri un guerriero è ormai ferma e sembri quasi avercela con lei per come si è comportata: ti ha ferito senza motivo . e per questo i tuoi occhi si riempiono di lacrime e sembri precorrere i tempi della fine quasi come fossi dispiaciuto e per dispetto contro ‘’l’armatura ‘’ (che poi rappresenta la vita ,secondo me) usi scrivere in ‘’caratteri cinesi’’ perché non vuoi che ti capisca, non se lo merita . La trovo tenera a tratti divertente Ti abbraccio Eos

il 17/04/2025 alle 21:29

E.C. ''perifrastica''

il 17/04/2025 alle 21:53

Hai colto anche una sottile ironia, cara Eos, nella “traduzione “ dei miei versi, ben messi in relazione dal tuo acuto indagare. Ti abbraccio caramente! Ax

il 17/04/2025 alle 23:36

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