PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/01/2004
Come sono arrivato
a contemplare
questi muri,
chiazze di salnitro
e di anime strane,
reliquie
di solitudine e di deserto,
traduzione esatta
del latino
taedium,
reggia di ratti,
gungla
di piante rampicanti
e a camminare
su questi argini
tappezzati di erba bruciata
che contengono
poca acqua di roggia
e fango?
Non lo so,
forse questa luce
d'inverno mi ha guidato
o forse
quell' istinto innato
che mi fa cogliere ogni cosa
sempre un minuto prima
che si disintegri.
Per ora
mi accontento
di gettare un sasso dentro l'acqua
e di ascoltarne il tonfo,
mentre osservo un gatto
che miagola indifferente
in faccia la vento.
Eppure,
dentro a questo rumore
che sa di neve,
annuso il frinire di un contrabbasso,
cicala senza sonno
che annuncia la notte
e l'estate innamorata.
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Che c'è che ci fa porre
domande sulla vita
che non trovano risposte
se non nel vivere
e sperare
a cuore aperto

questa tua poesia è di una bellezza eccessiva
per qualsiasi cuore
ti voglio bene
Kat

il 20/01/2004 alle 21:23

tanto per alleggerire

la giungla si fa gungla e al vento la vento

mi piace sottolineare i tuoi refusi, visto che non li fai mai, questo mi fa pensare che ti ha emozionato scrivere questa poesie e benché tu l'abbia riletta, non te ne sei accorto.

approfitto per baciarti che prima non l'avevo fatto
Kat

il 20/01/2004 alle 21:36

Luminosa speranza - 20.01.2004

Mentre tra sagome
di inaspettata malinconia
conduci il passo
- in riflessione -
e sei pronto a far svanire
tutte le speranze
come per un deja vu strano
- freddo che gela -
Piccola creatura ti porta dono
di evocati canti che torneranno
a far maturare il tempo
che spezzi inganno
- Sciolto Inverno -
per luminosa speranza
che ora t'accompagna

Ti abbraccio
Poe

il 20/01/2004 alle 22:30

voglia di cambiamenti ?? si! vivere le sensazioni del presente proiettandole verso il futuro .. mi piace l'idea e la sensazione che emana questo pensare bacio MG:)

il 20/01/2004 alle 22:39

Cogli l'essenza della vita,caro Michele! E non ti sembra il massimo?
Una stupenda riflessione sui confini immensi della nostra immaginazione. La stessa che ci rende simili a Dio!
Un abbraccio
Er

il 20/01/2004 alle 23:19

Una poesia "introspettiva" nella quale i versi hanno una musicalità sommessa e descrivono sapientemente lo scenario invernale. Uno scenario che fa da sfondo allo spirito che osserva e vive il presente serenamente proiettato nel futuro che promette una calda estate. Complimenti per la poesia molto bella e un caro saluto
Carmen

il 21/01/2004 alle 11:05

Guardi dentro, Michele, guardi oltre... e scrivi immensamente bene ciò che senti... sai cos'amo particolarmente in questa tua? Lo scandire dei passaggi con cui contempli e descrivi, con cui ti addentri nella luce invernale per poi cristallizzare, alla fine, quest'estate introspettiva davvero molto molto bella... e poi la musicalità, sempre delicatamente ritmata, dei versi accompagna egregiamente questo sfumare di freddo in caldo... davvero meravigliosa poesia, amico mio...
Un abbraccio stretto ed un baciotto sorridente,
Ema

il 21/01/2004 alle 11:45

Sono parole scritte davanti ad un vecchio mulino diroccato e alla roggia che, un tempo. lo alimentava... adesso tutto è in rovina e in questa sorta di dissoluzione fisica, quasi per reazione, ho intensamente pensato all'estate... grazie per il commento che hai scritto: bellissimo e a sua volta splendidamente poetico. Ti voglio bene anch'io.
Michele

il 21/01/2004 alle 17:14

Hai ragione! E dire che le riguardo sempre, le mie poesie, quando le mando. Questa volta mi è sfuggito il refuso. Grazie che me lo hai fatto notare e grande bacione anche a te.
Michele

il 21/01/2004 alle 17:16

Sono versi che ho scritto davanti ad un vecchio mulino oramai in disuso e alla roggia che un tempo lo alimentava e in questa atmosfera di dissoluzione e di sgretolamento, per contrasto, ho pensato all'estate, come al momento in cui tutto rinasce e risplende. Grazie della poesia, splendida veramente, che mi hai inviato a commento dei miei versi e grazie sempre per la tua presenza e per la tua amicizia.
Michele

il 21/01/2004 alle 17:20

Più che di cambiamenti, in realtà è una voglia di reazione: ho scritto questri versi davanti ad un vecchio mulino ormai in disuso e alla roggia che un tempo lo alimentava e in questa situazione di dissoluzione ho pensato, quasi per reazione all'estate, come al periodo in cui tutto rinasce... grazie per il bellissimo e acuto commento e per l'amicizia che sempre mi dimostri. Bacione a te.
Michele

il 21/01/2004 alle 17:23

Una sorta di reazione... versi che ho scritto davanti ad un vecchio mulino diroccato e alla roggia che un tempo lo alimentava... il pensiero dell'estate, per antitesi, è stato inevitabile... grazie a te per il commento bellissimo e indovinato che hai voluto scrivermi. Un salutone a te.
Michele

il 21/01/2004 alle 17:26

E proprio per reazione che sono nati questi versi: davanti ad un vecchio mulino diroccato e alla roggia che un tempo lo alimentava... il pensiero all'estate è stato inevitabile. Grazie a te per il commento bellissimo e davvero indovinato che mi hai voluto scrivere e per la simpatia con cui mi segui. Un salutone a te.
Michele

il 21/01/2004 alle 17:29

Si... è una poesia nata per reazione: sono versi che ho scritto davanti ad un mulino diroccato e alla roggia che un tempo lo alimentava e in questa sensazione di disgregazione e di dissoluzione ho pensato, per antitesi, all'estate... grazie a te per le bellissime parole che hai voluto inviarmi a commento. Un caro saluto.
Michele

il 21/01/2004 alle 17:32

Questi versi sono nati davanti ad un vecchio mulino diroccato e alla roggia che un tempo lo alimentava ( dalle mie parti, in campagnoa, se ne vedono ancora ) e questa aria di abbandono, di dissoluzione, per reazione, mi ha fatto pensare alla stagione in cui tutto rinasce, cioè all'estate... grazie a te perchè mi hai scritto un commento così bello che mi hai fatto arrossire... davvero, non so se lo merito. In ogni caso un grande bacione a te e grazie sempre per la tua costante e amichevole presenza.
Michele

il 21/01/2004 alle 17:36

Versi scritti davanti a un vecchio mulino diroccato, guardando la roggia che un tempo lo alimentava: per reazione, davanti a questa atmosfera di dissoluzione, ho pensato all'estate, come alla stagione in cui tutto rinasce... grazie per il tuo commento, davvero splendido, con cui hai voluto onorare i miei versi. Un grande bacione a te.
Michele

il 21/01/2004 alle 17:40

Sono versi che ho scritto davanti ad un vecchio mulino diroccato, davanti ad una roggia che un tempo lo alimentava... una aria di abbandono, di disgregazione mi ha colpito e per reazione ho pensato a ll'estate, come al periodo in cui tutto rinasce... il tuo commento è splendido, veramente ed io ti ringrazio per avere onorato i miei versi con esso. Per il resto non devi sentirti intimidita: questa è una casa della poesia, un condominio di poeti: ognuno ha la possibilità di esprimersi e di scrivere secondo la propria sensibilità e il proprio stile. Un salutone a te e un abbraccio.
Michele

il 21/01/2004 alle 18:37

Versi scritti davanti ad un mulino diroccato, ad una roggia che un tempo lo alimentava... un senso di dissoluzione permeava l'atmosfera ed io, per reazione, ho pensato all'estate, come alla stagione in cui tutto rinasce... grazie a te per il commento con cui hai voluto onorare i miei versi. Bacio anche a te.
Michele

il 22/01/2004 alle 16:53

finalmente ho ritrovato la magia della poesia in questo tuo sussurro di fantasmagorie stellate, e mi ci beo come stanto a guardare le stelle ascoltandone il lontano respirare....Mio Hidalgo magico!!
Grazie
LUna

il 22/01/2004 alle 17:50

Versi scritti davanti ad un vecchio mulino diroccato e alla roggia che un tempo lo alimentava... tutto sapeva di dissoluzione e di disfacimento e allora, per reazione, ho pensato all'estate come alla stagione in cui tutto rinasce... però davanti al tuo commento sono io a rimanere in estasi, splendido e lirico com'è e sono io a ringraziarti, amica mia. Bacione grande, quanto l'estate.
Miguel-hidalgo-de-la-luna.

il 23/01/2004 alle 17:36