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Utente eliminato
Pubblicata il 07/01/2002
C'è un indiano che non sa
più dov'è la sua città,
fra capanne e tribù
c'è il ricordo della sua gioventù
e c'è un cavallo che non sa
se ancora cavalcherà
verso un cielo un po' più blu,
via da un mondo che non si ferma più...
Riaccendi questo fuoco;
c'è una freccia al vento che
resta lì ad attendere
quell'indiano che non sa
se esser uomo o essere una realtà
e c'è un canto lento che
chiede al cielo se può piovere
e qualche goccia cascherà,
riaccenderà questo fuoco e questa civiltà...
Riaccendi questo fuoco;
notte di rugiada,
segni in fango sulla strada,
pepe del destino
piumato e tinto da profeta andino,
il tuo sorriso saggio è
il miglior taglio che c'è in te
ed è rotta di drogati
da draghi e maghi su cavalli alati...
Riaccendi questo fuoco;
c'è una nuvola di fumo
che dice: "Qui non rimarrà nessuno"
e l'indiano par che senta
la sua morte che s'avvicina lenta
ma dimmi un po' secondo te
cosa c'è di meglio che
un cervo addormentato
nel bosco dei ricordi del passato...
Riaccendi questo fuoco.
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Tema a me tristemente caro. Il fuoco che questa poesia accende in me è quello della rabbia per gli errori del passato ai quali non si può porre rimedio

il 07/01/2002 alle 13:37