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Pubblicata il 10/12/2001
Malgrado vissi il mio tempo
storie in cui t’amavo
e come silenzioso gondoliere t’ammiravo
chiuso nel mio silenzio
di nebbie e di mare
tra le tue labbra e la voce
scelsi i tuoi occhi chiari
Qualcosa muore mentre ti penso ora
bimba bruna
definitivo sembiante
dolce acqua
storie del cielo
sul mio naviglio ombroso
Nei tuoi occhi si sveglia l’aurora
e le foglie autunnali
cadono sulla finestra del mio castello
Ora nasci nel giorno che spegne la notte
con un pianto tremulo e soffocato
Il languore del mondo
ti sogna addormentata e calma
con i capelli sciolti sul cuscino dei tuoi anni
Voglio toccarti il volto
bimba mia
piccolo orizzonte
davanti al mare impazzito
Avrei voluto esserti figlio
e amarti come donna
e come madre
e nascondere la morte
che cade sopra alla mia vita
silenziosa e fiera
Come frutti del cielo
i tuoi occhi fanno splendere il sole
sulle pareti umide
e sulle mie parole
I gabbiani dei miei pensieri liberi
lasciano orme su spiagge senza guardiani
aspettando le navi e i rifiuti del mare
Lasciami libere le mani per toccarti
sentire il tuo respiro tra le dita
e lascia pure una lampada accesa
di notte voglio vederti dormire
e sognare il tuo sogno e dirti che t’amo
senza bisogno d’amarti
toccarti con l’anima
e udire i tuoi baci nel sonno dell’alba
Sdraiati nelle mie mani
piene d’amore e di te
voglio berti come rugiada
e dissetarmi nelle acque felici
dei tuoi desideri d’amore
sentirti viva e vicina
fuori del cielo
e qui in questa menzogna di voci
un bacio è quello che tace
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