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Pubblicata il 05/09/2003
Sussurrai
parole gravi
all’orecchio di un sordo.
Nel silenzio
degli ignavi
non ricevetti risposta alcuna.

Regalai allora
sguardi laceranti
alle pupille d’un cieco.
Nel buio
degli stolti
nessuno ammiccò verso di me.

Sfiorai infine
ebbre di solitudine
le membra morte
d’un lebbroso.
Nelle sabbie mortali
degli infelici
non una mano si tese
verso me.

Quando riemersi
dal labirinto onirico
madido d’incertezze granitiche
[degne governanti nel regno di Morfeo]
solo allora ricordai
che vivevo nel mondo.

luglio2003
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