Grazie per il messaggio. Non me ne avere, ma le mie domande rimangono quelle. Nella semplice verità non mi rivedo, e non mi basta sapere che è stata colpa nostra, che ci dovevamo pensare. Al Mayer di Firenze tutti i giorni, e ripeto tutti, portano bambini che nascono con tumori e altre bestialità del genere. Bambini di pochi giorni di vita. No, scusami, non mi basta la tua risposta. Pur se la rispetto.
Da napoletana ti confesso che cercare Dio nei quartieri spagnoli di Napoli è abbastanza pericoloso, ma è più probabile incontrarlo in quel luogo piuttosto che sulla Croisette.
Fucecchio diede i natali al grande Indro Montanelli, non so di te. I toscani sono acuti e lungimiranti.
Se ne avessi curiosità, ti invito a leggere una mia pubblicata nel mese di maggio su questo sito: Io non credo in Dio.
A risentirci, Giulia
Adoro Napoli, e la conosco molto bene. A Forcella, come alla Duchesca, cammino con la mano al portafoglio, riposto sulla giacca, dalla parte del cuore. A Wall Street il portafoglio è direttamente al posto del cuore. Montanelli è stato un grande, io sono soltanto un bischero. La tua poesia la leggerò quanto prima, ti farò sapere. Credo in Dio, però vorrei capire. La speranza la ripongo in colui che abbiamo messo in Croce. Sia stato, o meno, figlio suo non m'importa. Quello che ha detto si.
Con simpatia. Marco
Tanti voti a questa tua. Splendida. Un mio amico
poeta (di lui lo si può dire) un giorno mi disse che
ormai la poesia aveva scritto di tutto e che non
restava che dedicarsi alla Poesia Alta. Lui pensava
alla Poesia Religiosa. La tua dovrebbe farne parte!
Dio, Credere, il Dio Nostro, il Dio di Ognuno, il Dio
che non è di altri, ma soltanto di noi stessi??? Tema
da scrivere con l'anima, in silenzio, nel profondo,
soli, singoli. Nessuno, tranne noi, sa!
Ciao,
Vitale
Ti ringrazio, amico Vitale, ti ringrazio molto. Soprattutto per l'attenzione che hai posto nel mio scritto e, da un poeta della tua levatura, m'inorgogliosisce.
Una stretta di mano. Marco