PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/04/2003
Stasera
Che strano, amore mio!
In una fumosa trattoria
Piena di carne e di persone
Sul fondo d’un bicchiere di vino
Rosso
Ho intravisto
Il labile confine
Che separa le nostre vite
La mia e la tua;
Non altre.
Non è un filo
Un fiume
Un ponte
Che misura il tempo e lo spazio
Che divide i nostri corpi
Le nostre menti
Che ci condanna a esìli
Martorianti
Di silenzi, di rifiuti
Vuoti di contatti e pieni di sensi di colpa
Ridicoli
Superati, sterili.
No!
Ha la semplice forma
D’un coltello
Seghettato
Manico nero
Acciaio
Luccicante
Sfolgorante
Fremente
Caldo al punto giusto
Pronto a entrare
Semplicemente
Con breve pressione
Nel mio cuore
Nella gola
Nel petto
Davanti a tutti
Senza rito d’antico samurai!
Per farla finita
Subito
Con questa strana vita
Fatta di minuti
Che battono il tempo senza te
Di bianche pareti
Di scudisciate del vento
Su mare freddo
Che trasporta cadaveri di sogni.
Una stilettata e via!
E la sottile linea di confine
Tra l’inutilità d’una esistenza
Vuota di te
E il pieno di tutte le vite
Future
In un sol colpo.
È fatta!
Tocco di fioretto
Striscio di sciabola
Colpo di mannaia
Del Fato Sinistro
Che mi ha decapitato l’anima.
Che fare?

Affetto un angus
E ripongo la posata nel piatto.
Stasera
A casa
Ne faccio poesia
Di questo dolore mio e infinito.
Bevo un bicchiere di lacrime
E brindo all’Amore
Nostro!
Non voglio perdermi il finale.
Profuma di te!
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Vicininanza e lontananza: un contrasto che può essere molto doloroso e nel tuo caso mi sembra lo sia molto. Il tempo che scorre lento è graffiante: questa è l'immagine che mi è rimasta più impressa di questa tua poesia. Per il lavoro che faccio, molte volte mi è capitato di cenare da solo al ristorante. Non fa bene all'anima...Molto bella, Ernesto.
Un caro abbraccio
Andrea.

il 23/04/2003 alle 10:26

io non ho parole per commentare
questo splendore..
ti dico soltanto che mi arriva
direttamente nell'anima
e ti vedo dolcissimamente mentre
ne fai una poesia...un abbraccio forte
e..mille stelle per te..

il 23/04/2003 alle 10:27

Se mai un giorno potrai scrivere bellezze di poesie come tu sai scrivere, per esaltare la gioia di vivere, percependola in modo generoso, osservando anche la sofferenza comune della condizione umana , senza considerare che questa ti appartenga in assoluto,
allora avrai capito la vera condizione dell'essere e pure quella persona che tanto hai egoisticamente "amato" e che , per rispetto della tua persona ha preferito allontanarsi piuttosto di rassegnarsi a fingere donando ciò che non aveva più da dare.
Non continuare a perdere tempo, Ernesto, questo non lo troverai più e sentirai il peso infinito di giorni inutili...Noi siamo solo attimi del creato...e se non li sappiamo cogliere...annientiamo costantemente il nostro vivere !!
Non continuare a dirmi che questo è il tuo destino, sono cazzate che tu poni come giustificazione davanti agli altri, e gli altri ascoltano...concludono e se ne vanno...e tu, resti costantemente con il tuo mal di vivere e quel senso costante di vuoto e inutilità.....
Un abbraccio
marcella


il 23/04/2003 alle 11:11

Un uomo che sa scrivere versi, e di bellissimo fascino, intensità, sostanza, come questi, deve saper scegliere la sponda del sogno di vita, caro Ernesto. Dai! un piccolo salto oltre lo stretto confine...e poi guardati intorno nella nuova luce...che io so tu sai apprezzare, amico mio!
Un forte abbraccio.
Max

il 23/04/2003 alle 11:15

Non c'è che dire Nemo...!!
tremendamente bella ed assassina!
Di coltelli e cuori trafitti..oggi nel sito ne girano parecchi!!..saranno le combinazioni planetarie.. :-)
un bacio!

il 23/04/2003 alle 11:33

preferisco decisamente questa all'haiku precedente... sa di emozioni vissute, forse troppo...
ciao
marzia

il 23/04/2003 alle 15:27

Poche parole non possono bastare per questa bellissima poesia: forse non basterebbero nemmeno giorni e giorni a parlare.
Siamo troppo lontani (fisicamente) e in più, quando parlo di cose vitali, sono come una vecchia locomotiva e tu non sopporti il fumo!
Comprendo e cerco di condividere il tuo mal-essere.
Un abbraccio
Gaetano

il 23/04/2003 alle 21:56

in mezzo alla gente i ricordi diventano pungenti
tra le quattro mura di casa ritrovano la loro giusta collocazione riassopendosi e quasi quasi addolcendosi
bacioni MG

il 23/04/2003 alle 22:32

Caro Andrea io ormai vivo da solo da due anni e anche per motivi di salute (la mia assenza dal sito di oggi) è problema da affrontare e superare da solo. A volte strani pensieri si affacciano alla mente e solo la grande forza del nostro spirito ce li fa superare.
Anche se la chiusa è frutto di un sogno, di una chimera...almeno son sopravvissuto.
Un caro saluto
Er

il 23/04/2003 alle 22:41

Grazie per la visita e il commento.
L'idea per la poesia è nata lì.
Una galassai per te
Er

il 23/04/2003 alle 22:42

Che dire?
Hai ragione su tutti i fronti.
E sapessi quel che mi è accaduto oggi...
E' vero; forse sguazzo nella solitudine e ne do una configurazione ontoesistenziale anomala col flusso delle altre esistenze e nei confronti di chi amo.
Forse lo stupido orgoglio umano di stampo prometeico...
Per ora colgo solo questo. Mi auguro un domani di saggiare la bellezza della vita.
Resta il problema che il mio vissuto fa da filtro e vedo in una ottica del dolore e della sofferenza lato sensu.
E nella asenza di amore verso di me.
Ma tanto mi sta dando la vita. E questo narro.
Un abbraccio
Ernesto

il 23/04/2003 alle 22:48

Che strana la vita, Max! Questa è la poesia alla quale non solo tengo di più oggi, ma che è nata da una crisi e da un forte momento di dolore. Eppure l'altra che ho scritto in tre, dico tre minuti è prevalsa!
Il salto non lo avevo ipotizzato...
Scherzo!
Ma la cattiveria che mi circonda è tanta e, francamente, non so usare il machete..
E mi ritrovo come ogni sera a confrontarmi con lo schermo e con i cari amici come te che mettono a nudo i miei difetti...
Quello che nella vita avverto come carenza è quell'aspetto della consolatio afflictorum della Maria dei Cattolici che dovrebbe trovarsi in un animo umano e muliebre.
Forse per me esiste solo nell'Empireo... e non dei Poeti o Vati...
Un abbraccio anche a te e un grazie
Er

il 23/04/2003 alle 22:54

O dipende se uno va a mangiare carne...
Ti ringrazio ac e ti ricambio un bacio
Er

il 23/04/2003 alle 22:55

Ti ringrazio per il commento e il sorriso è "virtuale", oltre il monitor!
Un momento di riflessione e di dolore, mutata nella gioia di un futuro al quale non credo neanche io, ma che mi tiene in vita.
Alemo lo Stato sarà contento per le tasse che pago. E' l'unico a gioire della mia esistenza!
Bacio
Er

il 23/04/2003 alle 22:58

L'haiku è statop un momento di svago dopo la stesura e l'invio di questa poesia.
Pednsa che strano! Non ci tenevo proprio anche per il soggetto...
Ma forse è più facile far ridere che far partecipare a un dolore dell'animo.
Grazie, Marzia e un abbraccio
Er

il 23/04/2003 alle 23:00

Hai come sempre colto nel segno.
Forse davanti aun bel cognac tollererei il fumo...
Poesia nata sul tavolo di un ristorante, giocherellando (anche s enon è molto educato...) con un coltello e un pensiero passato come un fulmine.
Il tuono, in lontananza, mi ha destato e ho scritto.
Un abbraccio.
Er

il 23/04/2003 alle 23:03

Sempre che la casa sia in senso tradizionale...
La dimora per la notte è, invece, un gran tormento.
Pensa, MG, stamani ho risposto ai tuoi commenti di ieri sera. Ho dormito due ore, ora sono a 500 kilometri da casa e ho avuto uno shock pazzesco.
Un bacione
Er

il 23/04/2003 alle 23:05

...frasi fulminee, senzazioni...
non ho la capacità di commentare
ma leggo e si crea nella mia mente l'immagine viva e forte di quei momenti
grazie

il 23/04/2003 alle 23:29

Ti ringrazio innanzitutto per la visita e il commento.
Se è riuscita nell'intento, vuol dire che ho saputo esprimere le mie sensazioni in modi semplice e diretto.
Un momento, a volte, come un sogno, dura pochissimo e si possono poi passare ore a rifletterci su.
N.

il 23/04/2003 alle 23:41

certo, è difficile oggi farti sorridere, ironizzare come facciamo di solito.
Bella Er, si sente così come l'hai sentita tu, vera, profonda, dolorosa.
questa poesia è poesia
ma a me dispiace sentirti così
ti bacio
per quel che può servire
Kat

il 24/04/2003 alle 00:16

Grazie kat sia della visita che del commento che del bacio.
Gira così.
Comunque passa; tutto passa (scorre) e tutto ritorna. Non conviene prendersela troppo.
Un bacio anche a te
Er

il 24/04/2003 alle 05:53

Già. Diceva Pitagora (me lo hai fatto venire in mente tu col tuo commento) che nessun gran male colpisce il saggio (il sapiens).
Delle due...tutte e due: non sono un sapiens perchè soffro e perchè non so superare il dolore, la inerziale sofferenza che porta a riflettere su gesti e atti a ben vedere semplicemente inutili.
Chi resta ha sempre ragione, infatti.
Solo il martirio (ma non sarebbe il mio caso se non nella classica accezione terminologica...), come atto "eroico" è conforme a un gran piano superiore.
La vita è fuori e dentro la trattoria, cara Tina e i momenti sono felici o no a seconda di come li si vive.
Un grande abbraccio e un grazie.
Er

il 24/04/2003 alle 05:58

prese di coscienza sufficienti ad uccidere
sorrido amaro, per scena vissuta
trasposizione densa e veritiera
tristemente efficace e viva
rst

il 31/05/2008 alle 21:42

... d'un amore andato, mia cara e che non torna più.
Come la gioia di esistere o la blasfema vita di un essere comune.
Un abbraccio forte

il 31/05/2008 alle 21:49

il 11/06/2008 alle 20:06

Condividi l'incipit o il finale?
Più trascorre l tempo,più accarezzo l'idea dell'incipit!

il 11/06/2008 alle 20:11



te e me, incipit o finale per una bipolare fa poca differenza.

il 11/06/2008 alle 21:16

Ma è l'equatore quello che framezza il mondo o la vita...!
:-)

il 11/06/2008 alle 21:25