Della mia vita ricordo poche sillabe sparse.
Pochi aggettivi che possano dare un tempo alle danze.
Verbi propensi al fare e soggetti, tanti e diversi
di cui il mio rimorso ha tenuto d'acconto solo cieli immensi.
Della mia vita ricordo l'erba e la neve
affittare stagioni predisposte
e a volte cambiarsi e cambiare
per sembrare più attente alle risposte.
Un passo e un altro da affrontare
per capire dove stavo andando.
Le gocce di pioggia che atterrano, suicide, di schianto
mentre le più fortunate si adagiano
sul letto del mare cantando.
Della mia vita ricordo
quaderni su cui scrivere pensieri.
Non importa cosa scrivo ogni giorno
importa cosa in me vive nel ricordo di ieri.