Guerra di sopravvivenza, proprio così, amico Bruno! Poeta prelibato
Molto bella. Mi hai fatto sentire come se fossi tra quei vortici vicino al pontile e questo ho compreso: forse l'incontro del fiume col mare è più critico per chi in barca verso il largo voglia veleggiare, che per le creature che all'uno e all'altro sono legate o per l'acqua stessa del canale. In fondo, per quest'ultima, dopo aver creato maestose creature di immateriale bellezza, aver bagnato senza distinzione alcuna febbrili città e boschi silenti, esser fluita nel buio di infiniti tubi e da noi usata come se fosse scontato vederla uscire da un rubinetto, incontrare di nuovo quelle onde antiche che sanno del sale della Vita, non deve essere così male. Ciao Bruno.
Grazie SirMorris, la guerra avrà un esito scontato ma non catastrofico : la corrente si perde nell'immensità del mare, ma senza perdere l'identità liquida della sua natura. E sopravvivenza dell'esssenziale sarà. Grazie , buona serata!
Grazie Miraer per il tuo apprezzamento, Io ho voluto sottolineare la fusione inevitabile tra entità non identiche ma compatibili naturalmente ma inevitabilmente in conflitto. Come ben tu dici , spesso la natura trova il modo migliore per convivere drammaticamente ma in fondo anche pacificamente, paradossalmente, guerreggiando...:) Grazie per la tua saggia lettura, scusa la cervellotica forse disquisizione con cui ti rispondo. Buona serata!
Nella prima parte riscontro una dolce descrizione dell'ambientazione viva e dinamica. Nella seconda la convinzione di esporre la convinzione che anche cose opposte nell'unirsi possono fare parte di un qualcosa di grande! Spero di aver interpretato giusto. Ciao Bruno e bravo bravo!
Grazie Santa, è proprio così. La differenza di un aspetto non comporta necessariamente incompatibità assoluta tra ambienti affini .