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Pubblicata il 23/11/2022
ho cincischiato cocciutamente in una contesa con  un certo Cincinnati di Cincinnati circa il suo compenso per una cassa di cucurbitacee, corbezzoli e ceci di Cecina in quanto non ritenevo congruo il compenso, anzi lo consideravo piuttosto caro e costoso. Così ho contestato la cosa con molto calore ma il brutto ceffo, per risposta, mi ha tirato un ceffone a cinque dita sul collo: allora io, con una capriola alla canguro, gli ho sferrato un calcio sul coccige
causandogli un capogiro con conseguente caduta sopra una cassetta piena di chiodi senza capocchia... cacchio, che casino! Ci caricarono tutti e due su un carretto a cavallo e ci condussero alla clinica La cura dove ci curarono con dei cerotti catramati al cortisone, capsule di curcuma ai corticosteroidi, cachet di carne di calamaro al curaro depotenziato e un litrozzo di Amaro del Capo. Ne uscimmo completamente ubriachi tanto che decidemmo di fare la pace e così, per festeggiare, combinammo una cenetta al circolo Il Cantinone dove ci strafogammo di crauti con le caotiche, carpaccio di carne di cavallo, cuori di carciofo al cumino e cinque calici di un costosissimo Chianti dei Conti Cavazza Codeluppi di San Casciano. Tutto ciò mi costò un capitale tanto che, per rifarmi, dovetti cedere un orologio a cucù cromato del cinquecento, una cintura in pelle di caimano del Congo marca Coco Chanel, un paio di ciabatte in ciniglia col logo di Cip e Coop appartenute al re Carlo d'Inghilterra, una caffettiera di Winston Churchill comprata in un'asta da Christie's più cinque cambiali da cinquanta euro... mortacci tua!.. che cretino!
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