Quando finito sara'il mio cammino,
non cogliete tutti i fiori del terrazzo.
io saro'tra loro a bere cocktail d'aromi,
a seguire i rumori delle vostre vite.
saro'nel roseto a spiare le rondini
che piegano di note i cespi della lavanda.
tremero' con l'ombra pallida del ciliegio
quando,una notte di maggio,la luna
sorgera' piu'tonda tra il pergolato.
e libera, svuotata da realta',da affanni,
(resti di lacrime sulle labbra,
brandelli di parole mai scordate in cuore),
mi cullero' al suono delle vostre voci
trovero' ancora la mia pace,non sara'piu' buio.....
m.c.
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