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Pubblicata il 25/08/2022
Vedersi
come in un sacro dipinto.
un corpo in assenza di rigidità
e testa reclinata.
il disincanto prosciuga, in un attimo,
laboriose riserve accumulate.
e scomposti ci si ritrova,
da qualche parte,
senza nerbo.

eppure sostiene lo stolto,
che abbandono è debolezza.
quanta forza ci vuole, invece,
ad accettare di  restar quieti
in balìa del nulla.
ostinandosi a voler vedere,
attraverso occhi spenti e languidi,
la prospettiva di un domani.
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piaciuta :-)

il 25/08/2022 alle 12:17

Cangio: grazie ;)

il 25/08/2022 alle 12:18

Molto bella. Una visone filosofica convincente (per me) espressa con essenzialità di parole.

il 25/08/2022 alle 12:36

Eriot: ringrazio di cuore per il lusinghiero parere.

il 25/08/2022 alle 14:21