Adesso sono qui
assomiglio alle mie dita inquiete
ed il fosco inverno
striscia alle tasche della mente
sopra carta vigile scaglio
le parole più ferite lese dal taglio di luna,
dormono le ciminiere arroventate
che il respiro nuoce alle mie ossa
la mia pelle fluttua su fili appesa
come acidi solchi di memoria.
queste parole si avvolgono alla lingua
come il tuo bacio di fiato e senso
abbi fiducia lo ricorderai
dove hai nascosto le fronde dell'amore.
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