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Pubblicata il 04/06/2022
Il vento accarezzava dolcemente
i fianchi alle campane,
(complice il campanile
fingeva di non vedere.)

il cielo stendeva sulle case
veli azzurri
e rimuoveva le ultime ombre
attardate nei vicoli.

un canto di donna,
in lontananza,
sferzava la pigrizia
indugiante
nel tepore notturno
delle membra.

i bimbi a malincuore
si svegliavano,
abbandonando i familiari luoghi
dell’inconscio,
dove esorcizzavano
le giovani paure.

i vecchi depennavano
ancora un giorno al calendario
quasi a sfidare il tempo
temuto.

si annunciava
un giorno come tanti.

era oggi,
ed è quasi ieri.
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Ottima analisi Nestor. Tutte le immagini che a prima vista paiono scene scontate e descritte in un modo quasi semplicistico, vertono su quell' "agghiacciante verità 'Grazie

il 04/06/2022 alle 15:44

Toccante e veritiera . Che bella!

il 04/06/2022 alle 19:09

Grazie per il bel commento, Poieos.

il 05/06/2022 alle 10:03

Per me gli ultimi due versi . Ciao Anna.

il 05/06/2022 alle 10:31

E' oggi ed é quasi domani.

il 05/06/2022 alle 17:44

Vibrante ad ogni parola. Senti il cuore che palpita...

il 06/06/2022 alle 05:46

Si, Mitri, gli ultimi due versi riscattano la poesia sempliciotta. Grazie.

il 06/06/2022 alle 09:27

Ciao Marco, grazie. Un caro saluto.

il 06/06/2022 alle 09:28

Ciao Ginni, mi fa piacere che tu l'abbia gradita. Grazie.

il 06/06/2022 alle 09:30