Avrà dimenticato ingenuamente di aggiungere la paternità dell'opera oppure avrà voluto mettere alla prova i suoi fedeli lettori sulla conoscenza dei morbidi e avvolgenti versi del Che.
Non hai fatto nessuna brutta figura, anzi ritengo giusto che si sottolinei, conoscendo la poesia in questione, la reale paternità dell'opera...allora perché esiste il diritto d'autore?
...Caro Geronimo io confesso la mia ignoranza perché non sapevo che il "Che" avesse scritto quella poesia però sono stato il primo ad intervenire perché la nostra Stella ha copiato male e l' ho corretta, appunto, non sapendo che sarebbe stato un errore di trascrizione...ciao!!! ad astra per aspera!
Per me è un plagio e basta; lo dimostra quel verso al maschile "ti donerò sincero... " così come gli altri versi copiati e incollati di sana pianta! Una persona che vuole imparare o ispirarsi prende spunto, non copia di sana pianta. Forse l'autrice pensava che prendendone una parte non sarebbe risultato il plagio? Poi... rigà svejateve... bella fanciulla??? ... !!! aò, ve basteno du' versi calorosi p'accecavve?!!! aò... 'nfatti Vittorio è risparito; nun sarà mika che pe' leggela se sarà sentito male? AHAHAHAH...