...Ma guarda chi si rivede...sei convinto che siamo andati tutti a cagare ?...
Tu credi davvero che essere schietti equivale a dire fro*** e tante altre belle paroline credendoti figo rispetto agli altri e questi altri due coglioni che ti fanno i complimenti, ma questo è scrivere?
Orazio, intanto tu hai offeso due persone chiamandole "coglioni"...e io son d'accordo sia con Gabry che con Dani.
Un doloroso spaccato, crudo e straziante, sull'identità e sulla santità dell'emarginazione. Oraz: qui se c'è uno con le caratteristiche che attribuisci a "questi altri due" mi dispiace, ma sei tu.
ORAZIO... cojone ce sarai! MOSTRA I TUOI, SEMPRE CHE LI ABBIA! e direi proprio di no dato che ti limiti a rompere il cazzo solo commentando. Metti qualche tuo testo e poi vediamo se sai scrivere altro... che non siano tutte le stronzate che scrivi CON QUESTO NICK E ALTRI, CREATI APPOSITAMENTE PER ROMPERE LE PALLE! vai a cagare e spero che sia diarrea col fischio!!! IMBECILLE... è dir poco! MI FAI PENA
Gabry ma stai zitto femminuccia che non sei altro, commentate uno che dice solo schifezze e per di più ha la merda sui coglioni. Ecco il motivo per cui la gente come questo Vale continua a scrivere.
Mah anch'io ho criticato, discusso con voi, fa parte del gioco, però...non credo di meritare tutta quell'astio... Grazie a chi ha visto nei miei versi un urgenza di amore
"io ricordo a quel signore che la poesia è anche sociale, il sociale, il far fronte e scegliere il fronte e la parte da dove stare, non solo melanconiche sdolcinate malinconie che io stesso e di cui il sottoscritto abbonda nei propri versi...ma so anche impugnare il brando e salito sul vecchio ronzino tiro ai mulini a vento contro ogni sporco caritatevole interesse...tutti devono sapere che la nostra realtà è squallida nelle periferie che ho bazzicato a roma, centocelle tiburtino pietralata, e dio santo quanto c'era di merda e puzzo, e qul tizio di cui sopra si scandalizza se anche una pagina di poesia emana tale fetore, ma è semplicemente qui il suo marchiano errore, tenere il poeta nel limbo o nell'olimpo, in una camera asettica, cavolo, per me la poesia è uno spaccato con l'accetta a taglio profondo della realtà di nuovi poveri, di uomini che si amano, di donne libere dal medioevo talebano, la poesiaaaaaaaaaaa è vitaaaaaaaaaaaaa" ... PUERLONGAEVUS, sono dalla tua; HAI PERFETTAMENTE RAGIONE. io poi so' de roma e de periferia pure... quindi!
È sempre un piacere leggerti qualunque cosa passi per quella testolina…